Poiché sacrificare la propria credibilità professionale sull’altare della
moda non è sempre l’idea migliore, ecco un elenco dei capi da bandire dagli
open-space.
Oltrepassare la porta del proprio posto di lavoro in t-shirt XXL, leggins
stampati a motivi leopardati e infradito con strass vi faranno certamente
notare, ma non sempre nel migliore dei modi. Per evitare il peggio, facciamo
luce sui capi d’abbigliamento a cui è ragionevole rinunciare.
La T-shirt
con le scritte
Da
dimenticare: le t-shirt da concerto, quelle con messaggi
umoristici o politici… non siamo sicuri che tutti al lavoro siano d’accordo.
Perché: la T-shirt
con le scritte è ritornata nella Fashion Week di New York, ma non ha ancora
fatto rientro nel vestiario professionale. Ed è comprensibile: immaginate un po’
di arrivare in ufficio con addosso una maglia con il logo di McDonald o con la
foto di Barack Obama.
Soluzione: T-shirt con
scritte minimaliste. Chic. Discrete.
Il top che
scopre la pancia
Da
dimenticare: avete un ventre piatto e addominali scolpiti? Perfetto,
ma il vostro posto di lavoro non è certamente il posto per metterli in mostra.
Perché: perché l’aspetto
da mezza pop star e mezza pre-adolescente va bene infatti per le adolescenti.
Immaginate un po’ di arrivare al lavoro e dover affrontare l’osservazione del vostro
capo: “Ma guarda, mia figlia di 13 anni ha lo stesso top”
Soluzione: preferite
una bella camicetta o una blusa con volant che è di moda ma conserva un aspetto
più professionale.
I capi con
lustrini
Da
dimenticare: se volete brillare come una palla da discoteca o
rendere scintillante omaggio agli anni ottanta, sbagliate. In caso contrario,
mettete subito via quel vestito a paillettes argentate.
Perché: perché
lustrini e paillettes a oltranza hanno il dono di rendere un aspetto trascurato.
Soluzione: se siete dipendenti
dai gingilli, rimpiazzate i lustrini con una gran quantità di bigiotteria chic
e sobria.
Look da sportivo
Da
dimenticare: è evidente, ma co il ritorno del jogging sulla scena
della moda, attenzione a non farsi troppo influenzare dalla tendenza, al punto
di mostrarla in un open-space.
Perché: le felpe e
i pantaloni della tuta testimoniano una certa trascuratezza che il vostro capo
potrebbe non amare nei suoi dipendenti. Allora teneteli per la palestra, ma
banditeli dall’ufficio.
Soluzione: se volete dei
pantaloni confort, optate per dei pantaloni fluidi o i chino. Comodi e intramontabili.
I jeans
strappati
Da
dimenticare: con il loro spirito ribelle, il jeans strappato
ormai ha fatto il loro tempo da alcuni anni.
Perché: se non vi
preoccupate del vostro abbigliamento al lavoro, significa che non vi preoccupate
abbastanza del vostro lavoro. O almeno, è quello che penserà il vostro
superiore quando vi vedrà entrare in jeans stracciati.
Soluzione: un pantalone
a sigaretta o un chino darà risalto alla vostra figura assicurandovi un aspetto
casual.
L’abito
aderente
Da
dimenticare: far trasparire anche le minime curve del corpo
attraverso un vestito aderente è più adatto a una pista da ballo che a riunioni
professionali.
Perché: Perfetto
per una serata a dimenarsi, un vestito aderente può sembrare un po’ troppo
festaiolo per fare una presentazione con PowerPoint davanti a un pubblico, no?
Soluzione: un abito dal
taglio dritto, elegante, della taglia giusta, che sarà altrettanto femminile senza
dare l’impressione che non vi siate cambiate dalla sera prima.
Le stampe
animalier
Da
dimenticare: il vostro bestiario di zebre, tigri, leopardi e
rettili in genere potrebbe spaventare qualcuno.
Perché: le stampe
animalier possono dar risalto a un look Total black, ma non è approvato all’unanimità
sulla scena della moda e ancor meno su quella professionale.
Soluzione: potete adottarle,
d’accordo, ma solo per pochi dettagli. Su un paio di scarpe o una borsa a mano,
dà un tono in più al vostro look assicurandovi una tenuta chic e ricercata. Con
cappotto di pelliccia di leopardo e pantaloni zebrati, il risultato non è
proprio lo stesso.
I leggins
Da
dimenticare: oltre al fatto che i leggins dovrebbero già essere
spariti dal vostro guardaroba nel 2017, sono gli alleati perfetti per lezioni
di yoga ma non per riunioni professionali.
Perché: i leggins
sono un capo d’abbigliamento che fa discutere: aspetto troppo sportivo e
assimilabile a una certa trascuratezza, non sono proprio ben considerati,
soprattutto per un’impiegata.
Soluzione: come per l’abbigliamento
da jogging, se cercate la comodità a qualunque costo, mettetevi dei pantaloni
chino o un pantalone fluido.
Le ciabatte infradito
Da
dimenticare: l’accessorio perfetto per le lunghe giornate
assolate sulla spiaggia, sono infatti concepite per la spiaggia, non per l’ufficio.
A meno che non lavoriate sulla spiaggia (e in questo caso, siete proprio
fortunate.)
Perché: immaginate
la situazione inversa: avete voglia di passare la giornata a osservare piedi di
vostre colleghe in ciabatte?
Soluzione: non avete
voglia di stringere i vostri piedini dentro un paio di calzature chiuse? Scegliete
allora un paio di sandali aperti, senza tacco o con tacco basso.
I
micro-shorts e la minigonna
Da
dimenticare: sono un pezzo di stoffa che non copre che qualche
centimetro del vostro posteriore.
Perché: volete
veramente passare la giornata a tirarvi su la mini per paura che si vedano i
glutei?
Soluzione: per poter
tranquillamente battere sulla tastiera senza bisogno di tirare su la gonna in
continuazione, scegliete un modello un po’ più lungo. Fortunatamente, la moda è
dalla vostra parte: gonne midi, gonne fluide o plissettate, c’è l’imbarazzo della
scelta!
Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale su MARIE CLAIRE