venerdì 21 aprile 2017

10 CAPI D’ABBIGLIAMENTO DA NON PORTARE IN UFFICIO

Poiché sacrificare la propria credibilità professionale sull’altare della moda non è sempre l’idea migliore, ecco un elenco dei capi da bandire dagli open-space.

Oltrepassare la porta del proprio posto di lavoro in t-shirt XXL, leggins stampati a motivi leopardati e infradito con strass vi faranno certamente notare, ma non sempre nel migliore dei modi. Per evitare il peggio, facciamo luce sui capi d’abbigliamento a cui è ragionevole rinunciare.



La T-shirt con le scritte
Da dimenticare: le t-shirt da concerto, quelle con messaggi umoristici o politici… non siamo sicuri che tutti al lavoro siano d’accordo.
Perché: la T-shirt con le scritte è ritornata nella Fashion Week di New York, ma non ha ancora fatto rientro nel vestiario professionale. Ed è comprensibile: immaginate un po’ di arrivare in ufficio con addosso una maglia con il logo di McDonald o con la foto di Barack Obama.
Soluzione: T-shirt con scritte minimaliste. Chic. Discrete.

Il top che scopre la pancia
Da dimenticare: avete un ventre piatto e addominali scolpiti? Perfetto, ma il vostro posto di lavoro non è certamente il posto per metterli in mostra.
Perché: perché l’aspetto da mezza pop star e mezza pre-adolescente va bene infatti per le adolescenti. Immaginate un po’ di arrivare al lavoro e dover affrontare l’osservazione del vostro capo: “Ma guarda, mia figlia di 13 anni ha lo stesso top”
Soluzione: preferite una bella camicetta o una blusa con volant che è di moda ma conserva un aspetto più professionale.

I capi con lustrini
Da dimenticare: se volete brillare come una palla da discoteca o rendere scintillante omaggio agli anni ottanta, sbagliate. In caso contrario, mettete subito via quel vestito a paillettes argentate.
Perché: perché lustrini e paillettes a oltranza hanno il dono di rendere un aspetto trascurato.
Soluzione: se siete dipendenti dai gingilli, rimpiazzate i lustrini con una gran quantità di bigiotteria chic e sobria.

Look da sportivo
Da dimenticare: è evidente, ma co il ritorno del jogging sulla scena della moda, attenzione a non farsi troppo influenzare dalla tendenza, al punto di mostrarla in un open-space.
Perché: le felpe e i pantaloni della tuta testimoniano una certa trascuratezza che il vostro capo potrebbe non amare nei suoi dipendenti. Allora teneteli per la palestra, ma banditeli dall’ufficio.
Soluzione: se volete dei pantaloni confort, optate per dei pantaloni fluidi o i chino. Comodi e intramontabili.

I jeans strappati
Da dimenticare: con il loro spirito ribelle, il jeans strappato ormai ha fatto il loro tempo da alcuni anni.
Perché: se non vi preoccupate del vostro abbigliamento al lavoro, significa che non vi preoccupate abbastanza del vostro lavoro. O almeno, è quello che penserà il vostro superiore quando vi vedrà entrare in jeans stracciati.
Soluzione: un pantalone a sigaretta o un chino darà risalto alla vostra figura assicurandovi un aspetto casual.

L’abito aderente
Da dimenticare: far trasparire anche le minime curve del corpo attraverso un vestito aderente è più adatto a una pista da ballo che a riunioni professionali.
Perché: Perfetto per una serata a dimenarsi, un vestito aderente può sembrare un po’ troppo festaiolo per fare una presentazione con PowerPoint davanti a un pubblico, no?
Soluzione: un abito dal taglio dritto, elegante, della taglia giusta, che sarà altrettanto femminile senza dare l’impressione che non vi siate cambiate dalla sera prima.

Le stampe animalier
Da dimenticare: il vostro bestiario di zebre, tigri, leopardi e rettili in genere potrebbe spaventare qualcuno.
Perché: le stampe animalier possono dar risalto a un look Total black, ma non è approvato all’unanimità sulla scena della moda e ancor meno su quella professionale.
Soluzione: potete adottarle, d’accordo, ma solo per pochi dettagli. Su un paio di scarpe o una borsa a mano, dà un tono in più al vostro look assicurandovi una tenuta chic e ricercata. Con cappotto di pelliccia di leopardo e pantaloni zebrati, il risultato non è proprio lo stesso.

I leggins
Da dimenticare: oltre al fatto che i leggins dovrebbero già essere spariti dal vostro guardaroba nel 2017, sono gli alleati perfetti per lezioni di yoga ma non per riunioni professionali.
Perché: i leggins sono un capo d’abbigliamento che fa discutere: aspetto troppo sportivo e assimilabile a una certa trascuratezza, non sono proprio ben considerati, soprattutto per un’impiegata.
Soluzione: come per l’abbigliamento da jogging, se cercate la comodità a qualunque costo, mettetevi dei pantaloni chino o un pantalone fluido.

Le ciabatte infradito
Da dimenticare: l’accessorio perfetto per le lunghe giornate assolate sulla spiaggia, sono infatti concepite per la spiaggia, non per l’ufficio. A meno che non lavoriate sulla spiaggia (e in questo caso, siete proprio fortunate.)
Perché: immaginate la situazione inversa: avete voglia di passare la giornata a osservare piedi di vostre colleghe in ciabatte?
Soluzione: non avete voglia di stringere i vostri piedini dentro un paio di calzature chiuse? Scegliete allora un paio di sandali aperti, senza tacco o con tacco basso.

I micro-shorts e la minigonna
Da dimenticare: sono un pezzo di stoffa che non copre che qualche centimetro del vostro posteriore.
Perché: volete veramente passare la giornata a tirarvi su la mini per paura che si vedano i glutei?
Soluzione: per poter tranquillamente battere sulla tastiera senza bisogno di tirare su la gonna in continuazione, scegliete un modello un po’ più lungo. Fortunatamente, la moda è dalla vostra parte: gonne midi, gonne fluide o plissettate, c’è l’imbarazzo della scelta!

Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale su  MARIE CLAIRE 

giovedì 20 aprile 2017

TRUCCHETTO PER RISPARMIARE UN SACCO DI PRODOTTI DI BELLEZZA (NDT: LO USO ANCH’IO DA ANNI!)

A meno che non lo stiate già facendo (ndt: come me! Faccina che ride) state sprecando dei prodotti preziosi!

Pensateci su prima di buttar via il tubetto “vuoto” di crema per il viso.

In un post geniale Reddit.com ha condiviso un facilissimo trucchetto che vi farà risparmiare un sacco di soldi in prodotti di bellezza. Quando risulta ormai impossibile spremere ulteriormente un tubetto di crema per gli occhi, una utente ha deciso di tagliarlo (ndt: come ho fatto io!), scoprendo che dentro c’era ancora un mucchio di crema che altrimenti non sarebbe stata in grado di utilizzare. “Guarda quanta crema per gli occhi è rimasta!”

Altre prontamente sono intervenute, tessendo le lodi della tecnica geniale e consigliando altri modi di ottenere il più possibile dai nostri prodotti, come usare un mattarello sul tubetto prima di aprirlo. Un’altra ha offerto un’alternativa all’apertura completa del prodotto: “In pratica, spremete nel tubetto sui lati per creare una bolla d’aria poi afferratelo per il bordo e scuotete, scuotete, scuotete”, ha scritto un'altra utente, “La prossima volta che lo userete sembrerà nuovo. Funziona perfettamente!”

Come ci fa notare ancora un’altra utente, c’è una “caccia” a questa brillante astuzia: per mantenere i prodotti freschi, dovreste sempre assicurarvi di averli chiusi tra un utilizzo e l’altro. Ma penso che sia bello sapere che è un piccolo prezzo da pagare per avere settimane di vita aggiunte alle vostre spese di bellezza -  inclusi shampoo, balsamo, base per il trucco, crema per gli occhi e qualunque altra cosa. (ndt: io lo uso per fondo tinta, crema per occhi, crema per il viso, crema per le mani, crema per il seno, creme per i piedi…. Insomma tutto quello che è in tubetto!)

Tradotto e integrato con piacere da LAURA TURBINATI
Originale di Gina Mei su Cosmopolitan US