venerdì 12 agosto 2016

VI SENTITE FELINE? LA PIÙ BELLA LINEA DI OCCHIALI DELL’ESTATE PER TUTTE LE TASCHE

Quando si tratta di occhiali da sole, ben pochi stili possono tener testa ai cat-eye. Questi ultimi da culto retro si sono trasformati in linee attuali ormai affermate.

Se da un lato si sono, forse ingiustamente, guadagnati la reputazione di essere difficili da indossare, essendo influenzati dalla struttura ossea di chi li indossa, oggi si possono trovare modelli che vanno dalla linea morbida e universalmente lusinghiera alla forma di lama di rasoio molto da famme fatale, come Catherine Deneuve in The Hunger (ndt: per il pubblico italiano il titolo del film è stato tradotto con Miriam si sveglia a mezzanotte); ce n’è per soddisfare tutti i tipi di viso e tutte le preferenze stilistiche.
Nell’età d’oro delle bellezze come Grace Kelly, Audrey Hepburn ed Elizabeth Taylor, le montature tipo cat-eye erano un classico, ma nel 2016 sono solo il tocco spensierato che manca al vostro guardaroba - e sono amati da molte dive, come Bella Hadid.
L’8 agosto si celebra la festa internazionale del gatto, cosa c’è di meglio per entrare nello spirito felino? Potete trovare sul mercato le linee cat-eye adatte a tutti i gusti e a portata di tutte le tasche, per il resto dell’estate e anche oltre.
Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di KRISTIN ANDERSON su VOGUE

giovedì 11 agosto 2016

COSMETICI: I SUPER-INGREDIENTI

Quello che rende efficace un cosmetico è la qualità degli ingredienti che contiene. Ma come facciamo a sapere quali preferire, secondo il nostro tipo di pelle? Juliette, fondatrice di una casa di cosmetici, vi propone una panoramica degli ingredienti più efficaci, sia naturali che chimici.



I MIGLIORI INGREDIENTI NATURALI

Per resistere nel loro ambiente, le piante hanno sviluppato delle proprietà a volte sorprendenti, che le rendono vere meraviglie tecnologiche allo stato naturale. Inserendo degli ingredienti derivati dalle piante nei nostri cosmetici, ne riceviamo i benefici.

I grassi naturali
Nella composizione della maggior parte dei cosmetici per il viso, si trova una grande percentuale di grassi. Questi ultimi rendono i cosmetici idratanti, nutrienti e protettivi per la pelle.
Juliette distingue i grassi naturali (oli e burri vegetali) dall’olio minerale, che si trova in molti prodotti. Lo si riconosce sotto il nome di “parafinum liquidum nell’INCI. E’ un ingrediente inerte che rimane sulla superficie della pelle e non la penetra. Protegge la pelle, specialmente in caso di freddo intenso, ma Juliette (ndt: l’autrice scrive Justine ma immagino si tratti di un errore) consiglia di evitarlo (ndt: e anche la traduttrice, insieme al petrolatum), perché ha tendenza a chiudere i pori e quindi ad essere comedogeno. Meglio preferirvi gli oli vegetali, che si sceglieranno in funzione delle loro proprietà.

Che olio vegetale scegliere secondo il tipo di pelle?

-       Per una pelle mista o grassa, Juliette (ndt: l’autrice scrive ancora Justine) raccomanda l’olio di jojoba o di sesamo che sono oli leggeri e regolano la produzione di sebo.

-       Per una pelle con delle imperfezioni, niente di meglio dell’olio di cocco. E’ l’olio vegetale più purificante e, allo stesso tempo, idratante e antibatterico.

-       Per una pelle da secca a molto secca, si sceglieranno degli oli come quello di avocado o enotera, che sono molto nutrienti e rinvigoriranno la pelle.

-       Le pelli mature dovranno scegliere  l’olio di argan o di rosa canina, che idratano, nutrono e rigenerano la pelle.

Il miracolo degli acidi di frutta
In natura si trovano dei componenti che possono aumentare la luminosità della pelle come nessun altro: gli acidi di frutta.
Si tratta, per esempio, dell’acido glicolico. Questi acidi permettono di accelerare il rinnovamento cellulare con l’effetto di una esfoliazione chimica, ovvero distruggono le cellule morte e lasciano il posto ad una pelle rinnovata e luminosa. Sono gli ingredienti da preferire quando la pelle è opaca e il colorito irregolare. Come per i gommage meccanici, bisogna fare attenzione a non abusarne, con il rischio di rendere la pelle sensibile!

Estratti vegetali e oli essenziali
Oltre ai grassi buoni e agli acidi di frutta, gli ingredienti cosmetici naturali esistono anche sotto forma di estratti vegetali ed oli essenziali, generalmente dosati in piccole quantità per aumentare l’efficacia di un trattamento cosmetico. Elencarli è pressoché impossibile, visto quanti ne esistono! Ma in particolare indichiamo gli estratti di rosa, dalle proprietà antinvecchiamento, e l’avena, la camomilla e l’aloe vera, dalle virtù lenitive.
Gli oli essenziali sono noti per aumentare l’efficacia dei cosmetici. Ma attenzione: sono ingredienti molto attivi, molto stimolanti, che non sempre sono ben tollerati dalla pelle, soprattutto se sensibile. E’ importante fare sempre un test di sensibilità prima di utilizzarli ed evitarli totalmente per prudenza se si è in dolce attesa.

GLI INGREDIENTI MIGLIORI DELLA COSMETICA DI SINTESI

Già la natura ci offre una gran varietà di possibilità in materia di cosmetici. Ma la chimica permette di sintetizzare alcuni componenti ancora più all’avanguardia, che possono rivelarsi molto efficaci. Prima di tutto analizziamo quelli anti-età.

Il potere delle vitamine
Talvolta la chimica “imita” certi ingredienti che esistono anche in natura, come le vitamine, che hanno proprietà cosmetiche mirate e potenti.
La vitamina A è rigenerante, la C è uno dei migliori agenti schiarenti e la vitamina E è un potente antiossidante: tutte lottano  contro l’azione dei radicali liberi, che sono uno dei fattori principali dell’invecchiamento cutaneo, ciò che le rende un ingrediente di qualità dei cosmetici anti-età.

Ingredienti high-tech per cosmetici anti-età efficaci
Juliette (ndt: l’autrice scrive ancora Justine) elenca alcuni degli ingredienti di sintesi più utilizzati per la loro proprietà antinvecchiamento. Funzionando da esfoliante chimico come gli acidi di frutta, il retinolo è molto rigenerante. Comunque attenzione: è fotosensibilizzante. Non bisognerà dunque usarlo di giorno e si dovrà usare un filtro solare adatto.
Conosciamo anche i peptidi, che aumentano la produzione del collagene per rendere la pelle più soda e combattono il rilassamento cutaneo che accompagna l’invecchiamento.
Per quanto riguarda l’acido ialuronico, si tratta di una piccola molecola che aumenta l’idratazione dell’epidermide come nessun’altra. Il suo potere umettante si deve al fatto che assorbe l’acqua e la trattiene nella pelle. L’effetto rimpolpante è immediato!



Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Marie Talvat
su ELLE

mercoledì 10 agosto 2016

COME METTERE LO SMALTO SENZA SBAVATURE

Darsi lo smalto è un vero piacere per alcune di noi, ma per altre si trasforma in un vero incubo! Per una posa perfetta in un solo colpo di pennello, qui di seguito troverete i consigli di Audrey su Marie Claire France.

 

Per tutte quelle che si colorano le dita con lo smalto quando fanno il manicure, ecco qualche consiglio per riuscire nell’applicazione dello smalto al primo colpo. 
  • Prima di tutto, sulle unghie pulite e perfettamente limate, applicate la base protettiva. Come dice il nome, quest’ultima protegge le unghie dallo smalto, ma permette anche una migliore aderenza dello smalto stesso. 
  • Quindi, l’applicazione dello smalto si esegue passo per passo. Appoggiate prima il pennello al centro dell’unghia e applicate minuziosamente lo smalto dal basso all’alto (ndt: intende dalla base dell’unghia, vicino alla cuticola, verso il bordo libero). Ma attenzione: non avvicinatevi troppo alle cuticole! 
  • Infine, per correggere gli incidenti di percorso e altre sbavature, munitevi preventivamente di un piccolo recipiente pieno di solvente. Con l’aiuto di un pennellino e con un gesto leggero, pulite delicatamente il contorno delle unghie. Per avere poi delle unghie brillanti ed ottimizzare la tenuta dello smalto, terminate con  l’applicazione di uno strato di top coat.

  
Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Audrey di marieclaire.fr

martedì 9 agosto 2016

8 MODI SBAGLIATI DI STRUCCARSI GLI OCCHI

Sicuramente siete colpevoli di tutti e otto
Tornate a casa una notte dopo aver fatto tardi e cercate di lavarvi il viso più velocemente possibile, così potete crollare definitivamente. Risultato: trattate gli occhi con la delicatezza di un bulletto delle scuole medie. Così non va: rimuovere il trucco in maniera non appropriata può rovinare la pelle circostante. “La pelle intorno agli occhi è più sottile, più delicata e fragile del resto della pelle del corpo”, dice Julie Karen, dermatologa di New York. “Ecco perché questa zona è sempre stata trattata con maggior cura”. Qui, gli esperti condividono con noi tutti i metodi completamente sbagliati che usiamo per  struccarci. E anche il modo migliore per rimuovere il trucco perfettamente, prima di dormire sonni tranquilli.

1.  Strofinate troppo vigorosamente.
Gli effetti, non bellissimi, di essere troppo aggressivi sugli occhi sono rossore ed irritazione, che possono portare a desquamazione, aumento di secchezza e, nel tempo, la formazione di rughe sottili. “Assolutamente vietato essere troppo aggressive, specie se si tratta degli occhi”. Dice la Dott. Karen.

Per rimuovere velocemente e in maniera indolore il trucco, bagnate un batuffolo di cotone con uno struccante per occhi bifasico (mix di acqua e olio), quindi passatelo sugli occhi con un movimento rapido, senza strofinare troppo né premere. L’olio aiuta a sciogliere il trucco e “Lo fa uscire fuori dalla pelle”, dice Debra Luftman, dermatologa di Calabasas, in California. “Contemporaneamente idrata le ciglia.”

2. Utilizzate un comune detergente per il viso sugli occhi
“Questa zona è la più sottile di tutto il viso, perciò anche la più sensibile”, dice Francesca Fusco, dermatologa di New York. “Io dico alle mie pazienti di trattare il contorno occhi come un bebè e di essere modo delicate.”

I comuni detergenti per il viso - per intenderci, quelli molto molto schiumosi – possono seccare la pelle, figuriamoci gli occhi. “La cosa peggiore che possiate fare è disidratare il contorno occhi” dice la Dott. Fusco. “Potreste incorrere nella lichenificazione, ovvero quando la pelle sembra rugosa o addirittura indurita e ispessita”. Per non parlare del fatto che l’eccesso di schiuma vicino agli occhi non è mai una buona cosa: li fa lacrimare. Invece, optate per delle salviette struccanti delicate ed idratanti che abbiano la giusta quantità di liquido struccante e che contengano agenti idratanti come il pantenolo.

3.  Strofinate gli occhi con un batuffolo di cotone
Creare un trucco perfetto è questione di precisione, rimuovere i danni con un solo gesto è altrettanto cruciale. Invece di strofinare avanti e indietro il batuffolo sulle palpebre, cosa che può irritare la pelle e strappare le ciglia, provate questo metodo: “Muovetelo gentilmente sulla linea delle ciglia a partire dall’angolo interno dell’occhio verso l’esterno. Poi tornate indietro verso l’angolo interno e fate piccoli movimenti all’indietro, seguendo le ciglia fino a raggiungere l’angolo esterno” dice la Dott. Fusco.

E non riprendete a strofinare sotto gli occhi. Se fate correttamente quello che abbiamo appena suggerito, non ne avrete bisogno perché riuscirete a rimuovere il trucco dalla palpebra superiore e da quella inferiore contemporaneamente. “Un errore comune che vedo fare a molte donne è aprire gli occhi, piegare la testa all’indietro, prendere il batuffolo di cotone e cercare di agire sulla palpebra inferiore,” dice la Dott. Fusco. “Non si deve fare perché la fibra di cotone potrebbe entrare negli occhi e irritarli.

4. Non risciacquate gli occhi dopo averli struccati
Se la combinazione acqua-olio è il segreto per ottenere una pelle pulita e morbida intorno agli occhi, dopo averli struccati, alcuni struccanti possono lasciare residui. Ecco perché il dottor Luftman consiglia di sciacquare il viso dopo aver struccato gli occhi – mai il contrario. A proposito di residui, se occorre correggere righe sbavate, imbevete una parte di un batuffolo di cotone nello struccante per occhi, pulite la sbavatura e poi e imbevete la parte asciutta nell’acqua micellare per togliere i residui oleosi. Questo eviterà sbavature anche sul trucco successivo.

5. Usate lo stesso lato del batuffolo di cotone più e  più volte
Sapete che il cotone è sporco dopo il primo passaggio sulle palpebre? Bene, allora se lo ripassate sugli occhi finirete col ridepositarvi il trucco appena rimosso. Ma non serve un pacco intero di cotone idrofilo per detergere un occhio: prima utilizzate il batuffolo intero sull’occhio e poi ripiegatelo a metà utilizzando il lato pulito lasciato all’esterno. Se il trucco ancora resiste, ripiegatelo a un quarto e usate entrambi i lati puliti. Risultato: la potenza di quattro passate per una sola pulizia.

6. Usate il rovescio di un batuffolo di cotone usato la sera prima
 Anche se usate pochissimo trucco, potete assolutamente usare un solo lato della salvietta per rimuoverlo completamente. Ma ciò non significa che potete tenere la parta rimasta pulita per la pulizia della sera successiva. “Il batuffolo può far passare i batteri dall’altra parte” dice la Fusco. Per fare tutto in maniera perfetta, partire sempre con materiale pulito.

7. Non arrivate alle sopracciglia
Mentre siete superconcentrate a rimuovere il vostro stupendo trucco smoky, probabilmente dimenticherete le sopracciglia. Molte matite per gli occhi sono a base di cera che si attacca ai peli e non  viene via. “Per rimuoverla completamente usate uno struccante a base di olio e acqua, non il comune detergente per il viso”, dice la dott. Luftman.

8. Usate lo scrub per il viso anche sugli occhi
“Alcune mie pazienti mi dicono che usano lo scrub attorno agli occhi e questo è un male per la pelle sotto molti aspetti” dice la dott. Luftman. “Attorno agli occhi c’è la pelle più sottile e più delicata di tutto il corpo ed usare qualunque tipo di scrub – non importa quanto l’etichetta lo dichiari delicato – può causare micro-rotture di vasi sanguigni e portare addirittura ad infezioni”. Morale della favola? Lo struccante delicato è il vostro migliore amico.

Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  Nicole Catanese su COSMOPOLITAN

lunedì 8 agosto 2016

COME FAR CRESCERE LE UNGHIE IN MENO DI 2 SETTIMANE

Dopo mesi di ininterrotti manicure in gel e con l’improvviso innalzarsi delle temperature, potreste scoprire che le vostre unghie non sono proprio al massimo della forma. L’aria condizionata in ufficio, le cuticole disidratate, la crescita lenta e, anche se tentiamo di coprirle con i colori estivi più scintillanti, come acquamarina e arancio mandarino, non riusciamo ad evitare le scheggiature: è evidente che sotto può esserci un problema. Per fortuna “C’è un modo salutare per far crescere le unghie e rimediare ai danni subiti.” Dice Sarah Gibson Tuttle, fondatrice di una casa di cosmetici di Los Angeles. Fortunatamente, adoperare tre semplici regole per il manicure può essere d’aiuto.

“Uno dei principali motivi per cui le unghie si danneggiano è dovuto alla rimozione errata del gel o dell’acrilico”, dice Sarah, che raccomanda 15 minuti di immersione nell’acetone per rimuovere correttamente il colore quando si passa da uno smalto all’altro. Si impiegherà meno tempo a rimuovere lo smalto residuo, che viene rimosso col buffer o con la mola.

Il passaggio numero 2 consiste nell’impiegare alcuni minuti in più di cura ogni giorno con una buona dose di olio per cuticole e crema per le mani. “Speriamo che le unghie reagiscano, ma un semplice manicure settimanale non è sufficiente” spiega la Gibson Tuttle. Suggerisce quindi di spalmare tutta l’unghia con un olio idratante 3 volte al giorno che, dopo 2 settimane di applicazione costante, “migliorerà considerevolmente la consistenza complessiva.”

Chi soffre di danni eccessivi, sfaldamenti o debolezza, potrebbe aver bisogno di un trattamento detossinante, ovvero una pausa dall’applicazione di smalti. “Gli smalti seccano le unghie” dice la Gibson Tuttle. “Dopo una settimana o due di interruzione sarà possibile applicare nuovamente lo smalto, favorendo una crescita sana.” Durante quel periodo, optate per un balsamo con antiossidanti e cheratina che aiuti la crescita, o per una base resistente. Infine, per mantenere le unghie forti tra una seduta di manicure e l’altra e per prevenire il danneggiamento delle unghie, la Gibson Tuttle consiglia alle clienti di applicare un top coat trasparente tutti i giorni.
Ecco il vostro miglior manicure – a portata di dita.

Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di 
su VOGUE

venerdì 5 agosto 2016

LE MATITE WATERPROOF: le nostre alleate dell’estate


Composte di cere impermeabili per non colare né cancellarsi con le lacrime, la pioggia o anche il sudore quando si alza la temperatura, gli eyeliner e le matite per occhi waterproof sono le novità indispensabili per uno sguardo intenso ma sotto controllo.

Matite waterproof per uno sguardo d’estate a lunga tenuta
Fondo tinta, mascara… la famiglia del make-up waterproof si allarga con gli eyeliner e le matite resistenti all’acqua. Queste ultime permettono di disegnare lo sguardo in estate garantendo una lunga tenuta, sulla spiaggia o in piscina, sia che si tratti di una linea sottile o una sfumatura stile smoky.
Cremose, liquide o in khol: a seconda della texture si eseguirà una applicazione differente.
Il liquido non permette di creare effetti combinati, contrariamente alle matite dalle texture cremose o khol, che possono essere lavorate subito dopo l’applicazione. Perciò bisogna tener presente che questi prodotti devono essere sfumati al momento dell’applicazione sulla pelle. Una volta secchi, non si modificano più se non con lo struccante.



Matite waterproof: istruzioni per l’uso
Anche se il loro formato non sembra essere adatto, la maggior parte delle matite waterproof si applica come l’ombretto in polvere, a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere.
Per esempio, per un’intensità leggera si applica una linea più o meno spessa sulla palpebra, poi si sfuma con i polpastrelli.
Per uno sguardo vibrante e intenso occorre colorare tutta la palpebra con la matita.
Infine, ultimo modo di applicarla e quello più di moda: per uno sguardo graphic, si usa come un eyeliner tracciando una linea lungo le ciglia.
Anche qui potete usare un tratto più o meno spesso secondo le vostre preferenze.

Che struccante ci vuole per le matite waterproof?
Così come il mascara waterproof, le matite si rimuovono con uno struccante adatto con una formula oleosa che toglie tutti i componenti resistenti, cere e glitter, come i bifase che contengono una parte di liquido e una parte oleosa, oppure l’olio struccante.
  

Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Maryse Félix

mercoledì 3 agosto 2016

COME SCEGLIERE IL ROSSETTO GIUSTO

Che meraviglioso alleato per la nostra bellezza: il rossetto. Questo tubetto è un concentrato di pigmenti che, fin dalla nostra più giovane età, rappresenta il simbolo incontestato della femminilità.
Da piccole, ci piaceva sgraffignare dal fondo della borsetta della nonna il rosso vermiglione dall’odore polveroso, oggi ci chiediamo quale tinta, tra le migliaia esistenti, è quella giusta per noi. Vi daremo dunque tutti i nostri suggerimenti.
Se molti anni fa le nuance e le texture dei rossetti erano poco assortite, oggi le marche di cosmetici moltiplicano la loro inventiva proponendo ad ogni stagione collezioni ricche e varie. Texture mat o satinate, rosa confetto o fuxia, bordeaux o aranciato, in funzione del nostro incarnato o del colore dei nostri capelli non è sempre facile sapere quale ci sta meglio.
Su consiglio di Olivier Echaudemaison, direttore di una famosa casa di cosmetici, appassionato di rossetti e di femminilità, facciamo un aggiornamento su alcune regole da rispettare per trovare il tipo perfetto.



Mat o brillante?
Satinato o opaco? Ecco una domanda esistenziale, causa di lunghe ore di esitazione davanti al bancone del reparto make-up (ci siamo passate tutte…).
Infatti, che voi scegliate l’uno o l’altro, non commetterete dei veri e propri errori di stile, a meno che non teniate conto di due parametri essenziali. Prima di tutto è sconsigliato scegliere una texture mat se si hanno piccole rughe. Secondo, viene il fattore “morfologico”, ovvero la forma della vostra bocca. “Le donne con labbra sottili devono assolutamente bandire i rossetti con texture mat.
Senza riflessi, queste texture induriscono i tratti e incupiscono il volto. Non è piacevole.
Bisogna optare per rossetti brillanti, satinati, che diano risalto alle labbra”, spiega Olivier, e aggiunge: “Solo le bocche carnose e voluminose possono permettersi di indossare il rossetto mat”.
Sono rivelazioni preziose, che dovrebbero ridurre le vostre riflessioni la prossima volta che vi troverete in esitazione.


E con i capelli, faccio quello che voglio?
Vi sono dei colori di rossetti che stanno meglio alle bionde ed altri alle brune?
A questa domanda il nostro specialista dà una risposta inattesa: “A dire il vero, al giorno d’oggi non ci sono più veramente delle bionde e delle brune. Le donne osano il finto biondo, si fanno le mèches, cambiano colore regolarmente, il che distorce il concetto di colore di capelli “naturale”. Per questo, la scelta della tonalità di rossetto è libera.”
Dunque, nel caso in cui abbiamo a che fare con una bionda naturale, la pelle è spesso chiara e un po’ rosata, allora si preferirà le tinte albicocca, pesca, e ciliegia per la sera.
Le pelli scure possono permettersi un po’ più di eccentricità in quanto a colori: possono osare il prugna, fragola ed i rossi scuri.
“Oggigiorno il rossetto deve essere visto come un accessorio che si abbina più ai vestiti che ai capelli. Se indossiamo un vestito marrone, per esempio, bisogna evitare il prugna, e con un bell’abito nero non si esita ad uscire con un bel rosso o un rosa fuxia.” Dice il grande makeup artist.


Quando la bocca invecchia..
“Non abbiamo la stessa bocca a 20 anni e a 60.” afferma con un certo aplomb Olivier Echaudemaison.
Fin qui niente di sorprendente, salvo che abbiamo la tendenza a dimenticare che si deve tener conto di questi parametri nella scelta del rossetto.
Una prima regola importante da rispettare: non si porta il nude dopo i 50-60 anni.
In ogni caso il direttore della linea cosmetica (ndt: che non nomino) ci consiglia precisando: “Quando si invecchia, la pelle diventa più opaca, perde luminosità e la bocca è meno colorata. Da giovani, le labbra sono naturalmente rosate. Allora, mettere un rossetto nude quando abbiamo superato i 50 è, secondo me, un grosso errore.”
D’altronde, per quanto riguarda i colori vividi e contrariamente a quello che si può pensare (se si è un po’tradizionalisti), non vi sono limiti di età. Sì al rosso vermiglione, rosa fragola o pop orange da 20 a 60 anni e, se è ben dosato, si può assolutamente osare tutto.
Infine, per evitare che le piccole rughe intorno alle labbra si vedano, meglio optare per rossetti dalla texture cremosa piuttosto che mat. Un modo efficace per non dover affrontare un effetto “terroso” molto brutto e screpolato che offrono certi modelli senza effetto lucido.

Il giorno e la sera
Voi direte che è una regola obsoleta, ma non è affatto così.
Si tratta infatti di sottolineare una differenza tra il rossetto che si indossa di giorno e quello che si indossa alla sera (anche alla notte se siete in forma..).
Sebbene oggi non si tratti più veramente di una questione di colori e sebbene le tonalità più vivaci siano molto tollerate in pieno giorno, bisogna comunque essere più generosi sull’intensità.
Infatti, a meno che non si sia in piena estate, i luoghi in cui ci si reca alla sera sono illuminati con luce artificiale e, come avviene negli scatti fotografici, la bocca viene cancellata ed il colore risulta più chiaro.
Non abbiate paura, dunque, di sovrapporre gli strati del vostro rossetto preferito quando state per vivere un po’ di vita notturna.

No al “niente-rossetto”
“Una donna che non osa mettere il rossetto perde qualcosa.”, è quello che sostiene senza mezzi termini l’appassionato Olivier Echaudemaison. “Il rossetto dona luminosità al viso, brillantezza agli occhi, ridisegna una bocca ideale ed è l’unico tipo di maquillage, assieme allo smalto, che permette veramente di divertirsi, di giocare come quando eravate bambine. E’ da pazzi pensare che si possa avere la bocca rosa vivace, arancione o rosso rubino” aggiunge.
E per quelle che non vogliono proprio mettere nulla sulle labbra?
In questo caso, il direttore della casa di cosmetici consiglia di scegliere un rossetto molto discreto nei toni del beige o rosato in modo mettere un po’ più di risalto e dare luminosità.
In breve, se vi siete proprio intestardite di non mettere niente sulle labbra appena sveglie, correte subito a mettervi un tocco di rosa pastello o confetto.


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Laura ISAAZ
su ELLE


lunedì 1 agosto 2016

QUELLA RUGA NUOVA CHE NON AVEVATE NOTATO - e come farla sparire


Nel numero di agosto di Vogue vi abbiamo illustrato cosa significa “nuova ruga”, ovvero la piccola fisarmonica di linee che, con l’età, appaiono sulla superficie di collo e decolleté, spesso più visibili al mattino dopo che una notte (o tutta una vita) di sonno distese su un fianco le ha costrette in quella posizione.
Perfino l’eternamente giovane Cindy Crawford ammette che la cura del decolleté è il suo primo obiettivo. “Quando hai 20 anni, i segni del cuscino spariscono in un quarto d’ora” dice Cindy. “Ma qualche anno più tardi ho notato che rimangono più a lungo.”
Le linee di abbigliamento danno sempre molto risalto al decolleté – basta guardare i parka e gli impermeabili di Demna Gvasalia, i bomber di Balenciaga che arrivano sotto le spalle. si sta dando nuova attenzione a quella zona, tanto da curarla quanto il nostro viso. Secondo gli esperti, cambiare la posizione in cui si dorme è la soluzione più semplice, anche se è la più difficile da realizzare senza grandi sforzi. “La cosa migliore che possiate fare è dormire distese sulla schiena” suggerisce il dermatologo newyorchese Misbah Khan, che segnala un maggiore frequenza del problema.


Invece di tentare di dormire in posizioni pressoché impossibili, con cuscini di bellezza, materassi ortopedici che mantengono la schiena stabile o bracciali che rilasciano la melatonina, la strategia migliore a breve termine è prenotare utili trattamenti che serviranno a deviare lo sguardo sotto il vostro mento.  Mashell Tabe, professionista del trattamento a base di micro-punture di Albuquerque (tra le sue clienti Gwyneth Paltrow ad Alexi Ashe), ha iniziato a concentrare i suoi trattamenti su collo e decolleté al fine di favorire una risposta curativa alla ferita, che stimola la produzione di elastina. Secondo la dermatologa Shereene Idriss, una certa dose di ultrasuoni viene inviata al derma può rassodare la delicata zona del decolleté; la stessa dottoressa consiglia di farla seguire da una seduta di laser frazionato dual 1550 per cancellare le rughe più sottili.

A casa, un trattamento abituale con un ricchissimo prodotto antirughe da notte e, forse ancora più importante, una protezione solare (la Crawford guida con una sciarpa a portata di mano per prevenire inattese esposizioni al sole) e con un’ondata di nuovi prodotti chic per collo e decolleté, potete dormire sonni tranquilli sapendo che la vostra pelle è sotto controllo 24 ore su 24.


Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  ARDEN FANNING
su VOGUE