Che meraviglioso alleato per la nostra bellezza: il
rossetto. Questo tubetto è un concentrato di pigmenti che, fin dalla nostra più
giovane età, rappresenta il simbolo incontestato della femminilità.
Da piccole, ci piaceva sgraffignare dal fondo della borsetta
della nonna il rosso vermiglione dall’odore polveroso, oggi ci chiediamo quale
tinta, tra le migliaia esistenti, è quella giusta per noi. Vi daremo dunque
tutti i nostri suggerimenti.
Se molti anni fa le nuance e le texture dei rossetti erano
poco assortite, oggi le marche di cosmetici moltiplicano la loro inventiva
proponendo ad ogni stagione collezioni ricche e varie. Texture mat o satinate,
rosa confetto o fuxia, bordeaux o aranciato, in funzione del nostro incarnato o
del colore dei nostri capelli non è sempre facile sapere quale ci sta meglio.
Su consiglio di Olivier Echaudemaison, direttore di una
famosa casa di cosmetici, appassionato di rossetti e di femminilità, facciamo
un aggiornamento su alcune regole da rispettare per trovare il tipo perfetto.
Mat o brillante?
Satinato o opaco? Ecco una domanda esistenziale, causa di
lunghe ore di esitazione davanti al bancone del reparto make-up (ci siamo
passate tutte…).
Infatti, che voi scegliate l’uno o l’altro, non commetterete
dei veri e propri errori di stile, a meno che non teniate conto di due
parametri essenziali. Prima di tutto è sconsigliato scegliere una texture mat
se si hanno piccole rughe. Secondo, viene il fattore “morfologico”, ovvero la
forma della vostra bocca. “Le donne con labbra sottili devono assolutamente
bandire i rossetti con texture mat.
Senza riflessi, queste texture induriscono i tratti e incupiscono
il volto. Non è piacevole.
Bisogna optare per rossetti brillanti, satinati, che diano
risalto alle labbra”, spiega Olivier, e aggiunge: “Solo le bocche carnose e
voluminose possono permettersi di indossare il rossetto mat”.
Sono rivelazioni preziose, che dovrebbero ridurre le vostre riflessioni
la prossima volta che vi troverete in esitazione.
E con i capelli,
faccio quello che voglio?
Vi sono dei colori di rossetti che stanno meglio alle bionde
ed altri alle brune?
A questa domanda il nostro specialista dà una risposta
inattesa: “A dire il vero, al giorno d’oggi non ci sono più veramente delle
bionde e delle brune. Le donne osano il finto biondo, si fanno le mèches,
cambiano colore regolarmente, il che distorce il concetto di colore di capelli
“naturale”. Per questo, la scelta della tonalità di rossetto è libera.”
Dunque, nel caso in cui abbiamo a che fare con una bionda
naturale, la pelle è spesso chiara e un po’ rosata, allora si preferirà le
tinte albicocca, pesca, e ciliegia per la sera.
Le pelli scure possono permettersi un po’ più di
eccentricità in quanto a colori: possono osare il prugna, fragola ed i rossi
scuri.
“Oggigiorno il rossetto deve essere visto come un accessorio
che si abbina più ai vestiti che ai capelli. Se indossiamo un vestito marrone,
per esempio, bisogna evitare il prugna, e con un bell’abito nero non si esita
ad uscire con un bel rosso o un rosa fuxia.” Dice il grande makeup artist.
Quando la bocca
invecchia..
“Non abbiamo la stessa bocca a 20 anni e a 60.” afferma con
un certo aplomb Olivier Echaudemaison.
Fin qui niente di sorprendente, salvo che abbiamo la
tendenza a dimenticare che si deve tener conto di questi parametri nella scelta
del rossetto.
Una prima regola importante da rispettare: non si porta il
nude dopo i 50-60 anni.
In ogni caso il direttore della linea cosmetica (ndt: che non nomino) ci consiglia
precisando: “Quando si invecchia, la pelle diventa più opaca, perde luminosità
e la bocca è meno colorata. Da giovani, le labbra sono naturalmente rosate.
Allora, mettere un rossetto nude quando abbiamo superato i 50 è, secondo me, un
grosso errore.”
D’altronde, per quanto riguarda i colori vividi e
contrariamente a quello che si può pensare (se si è un po’tradizionalisti), non
vi sono limiti di età. Sì al rosso vermiglione, rosa fragola o pop orange da 20
a 60 anni e, se è ben dosato, si può assolutamente osare tutto.
Infine, per evitare che le piccole rughe intorno alle labbra
si vedano, meglio optare per rossetti dalla texture cremosa piuttosto che mat.
Un modo efficace per non dover affrontare un effetto “terroso” molto brutto e
screpolato che offrono certi modelli senza effetto lucido.
Il giorno e la sera
Voi direte che è una regola obsoleta, ma non è affatto così.
Si tratta infatti di sottolineare una differenza tra il
rossetto che si indossa di giorno e quello che si indossa alla sera (anche alla
notte se siete in forma..).
Sebbene oggi non si tratti più veramente di una questione di
colori e sebbene le tonalità più vivaci siano molto tollerate in pieno giorno,
bisogna comunque essere più generosi sull’intensità.
Infatti, a meno che non si sia in piena estate, i luoghi in
cui ci si reca alla sera sono illuminati con luce artificiale e, come avviene negli
scatti fotografici, la bocca viene cancellata ed il colore risulta più chiaro.
Non abbiate paura, dunque, di sovrapporre gli strati del
vostro rossetto preferito quando state per vivere un po’ di vita notturna.
No al “niente-rossetto”
“Una donna che non osa mettere il rossetto perde qualcosa.”,
è quello che sostiene senza mezzi termini l’appassionato Olivier Echaudemaison.
“Il rossetto dona luminosità al viso, brillantezza agli occhi, ridisegna una
bocca ideale ed è l’unico tipo di maquillage, assieme allo smalto, che permette
veramente di divertirsi, di giocare come quando eravate bambine. E’ da pazzi pensare
che si possa avere la bocca rosa vivace, arancione o rosso rubino” aggiunge.
E per quelle che non vogliono proprio mettere nulla sulle
labbra?
In questo caso, il direttore della casa di cosmetici
consiglia di scegliere un rossetto molto discreto nei toni del beige o rosato
in modo mettere un po’ più di risalto e dare luminosità.
In breve, se vi siete proprio intestardite di non mettere
niente sulle labbra appena sveglie, correte subito a mettervi un tocco di rosa
pastello o confetto.
Articolo tradotto da
LAURA TURBINATI
Originale di Laura ISAAZ
su ELLE
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