mercoledì 21 dicembre 2016

5 TRUCCHI PER UNA PELLE LUMINOSA

Inquinamento, alimentazione sbagliata, eccesso di trucco, cambi di stagione… ecco alcuni degli elementi che nuocciono alla luminosità della pelle. Fortunatamente, esistono delle soluzioni per eliminare le “facce cupe” e fare spazio alla luminosità. Ecco qui cinque trucchi per ritrovare una pelle luminosa.

 

SCEGLIERE UN DETERGENTE ADATTO

Affinché la pelle non perda luminosità, la detersione è fondamentale. Perché? Perché durante la giornata l’epidermide accumula un certo numero di residui che finiscono per compromettere la pelle. Per mantenere la propria luminosità giorno per giorno, Anne Clément, direttrice scientifica di una casa cosmetica francese, consiglia vivamente l’utilizzo di un olio struccante, ricco di attivi vegetali che, grazie alla sua formula, incapsula le impurità e deterge dolcemente. Per raddoppiarne l’efficacia utilizzate una spazzolina per il viso, molto pratica per stimolare la microcircolazione sanguigna. Infine, due volte alla settimana occorre strofinare, purificare e ammorbidire l’epidermide con uno scrub all’acido salicilico che accelera il rinnovamento cellulare.


UTILIZZARE LE CURE GIUSTE

Avere una pelle luminosa richiede molte attenzioni. Per Anne Clément “La chiave di una bella pelle consiste principalmente nell’idratazione e nella luminoterapia, che avrà come effetti un aumento di volume delle cellule e un bell’incarnato”. La professoressa ci consiglia dunque di applicare tutte le mattine una crema ricca di attivi che imitino gli effetti della luce naturale all’interno della pelle. Ad integrazione, occorre accelerare la rigenerazione naturale dell’epidermide utilizzando alla sera prima di dormire un siero riparatore che si applica con la pressione e il tamponamento sul viso.


DETOSSINARE LA PELLE

Lasciatecelo dire: per liberare la pelle dalle impurità, dettossinarla una volta al mese è un trattamento indispensabile. Per farlo Anne Clément ci consiglia (specialmente in inverno)  di puntare sulle saune facciali per aprire i pori e liberare le impurità accumulate. Poi si dovranno scegliere creme antiossidanti supervitaminiche, a base di vitamine C ed E, i cui attivi limitano la produzione dei radicali liberi. Dopo tante attenzioni, la pelle è più bella, fresca, luminosa e soprattutto disposta a ricevere le cure quotidiane che contribuiscono a mantenerla in forma.


ADEGUARE L’ALIMENTAZIONE

Per dare luminosità alla pelle si devono raddopiare le attenzioni su ciò che mettiamo a tavola, dal momento che l’alimentazione influenza la qualità della pelle. Occorre dare la priorità a frutta e legumi ricchi di betacarotene (un antiossidante importante, che agisce particolarmente a favore della protezione delle cellule contro i radicali liberi e che attiva la sintesi della melanina). Poi vi si aggiungono, alcune volte la settimana, pesce o frutti di mare, ricchi di omega3 (un composto attivo degli acidi docosaesaenoico e eicosapentaenoico, due antiradicali liberi che proteggono le pareti cellulari). A questi si aggiungerà una buona dose quotidiana di tè verde e oplà! La pelle comincerà a ritrovare la sua luminosità.


E... QUALCHE TRUCCO IN PIÙ

Poiché il rinnovamento cellulare impiega in media da 4 a 5 settimane e occorre lasciare ai trattamenti il tempo di agire, il trucco può servire come alternativa. Alexandre Ciancio, make-up artist, ci consiglia di applicare ogni mattina una base a effetto “radiance”, che assicurerà una tenuta perfetta al fondotinta, donando nel contempo luminosità. Inoltre, fate largo uso di matite illuminanti che, grazie alla loro formula fluida e idratante, sono l’ideale per “creare un triangolo luminoso partendo dall’angolo interno dell’occhio sotto il bordo fino alla guancia. Un gesto che va ripetuto ancora una volta scendendo verso il basso, lungo il solco naso-mento fino all’angolo della bocca: una zona opaca dove la carnagione ha una spiacevole tendenza a ingrigire” dice Julie Andre-Vinet, direttrice di una casa cosmetica internazionale. Non rimane che sfumre il prodotto con una spugnetta per makeup e aggiungere, sulle guance, sulla punta del naso e sul mento, un tocco di fondotinta in stick o in polvere e oplà! il gioco è fatto.


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Barbara Olivieri su ELLE France 

martedì 20 dicembre 2016

QUALE TRUCCO SCEGLIERE PER LE FESTE?

Palpebre iridescenti, ombretti opachi, occhi da cerbiatta… Colori sfumati, dorati o ipercolorati: è l’occasione per sfoggiare il nostro più bel make-up per vestire a festa il nostro sguardo. Facciamo luce sulle tendenze make-up da seguire per le feste di fine 2016.

Per le feste di fine anno, per quanto riguarda il trucco degli occhi, si osa tutto! Scegliete senza esitazione un trucco per gli occhi molto “nude”, uno smokey molto scuro o dei glitter disposti con stile sulle palpebre.


SGUARDO BRILLANTE CON I GLITTER

Per le feste, date sfogo all’immaginazione: è il momento di osare un trucco per gli occhi più sofisticato ed elaborato del solito. Non esitate a combinare ombretto in polvere dai colori vivaci e ombretti satinati o brillanti. L’associazione di ombretti opachi e satinati o glitterati donerà più profondità allo sguardo.
Applicateli su tutta la parte mobile della palpebra, in un unico tono uniforme o sfumato; ciò che si addice meglio ad un color nude è una bocca sobria (ndt: per me questa frase andava inserita nel paragrafo sul nude, qui si parla di glitter sugli occhi!).
Per quanto riguarda il mascara, optate per toni naturali, nero o marrone scuro, che daranno profondità allo sguardo. Se volete cambiare stile, sempre a patto che le vostre palpebre non siano troppo vistose, perché non lasciarsi tentare da eye-liner o mascara colorati? A piccoli tratti o in total look, lo sguardo elettrico è garantito!



LO SMOKEY-EYE: IL  RISULTATO È ASSICURATO

A metà strada tra un trucco audace e un trucco discreto, il make-up degli occhi scuro e sfumato è un buon compromesso per chi vuole ottenere un buon effetto senza esasgerare. Scegliete ombretti scuri moncromatici: toni di grigio, prugna, marrone o nero, con una punta di ombretto chiaro e madreperlato nell’angolo interno dell’occhio, per illuminare lo sguardo.


LA TENDENZA DEL TRUCCO “NUDE”

Per un trucco più sobri, scegliete palpebre senza trucco o quasi. Ombretti discreti e iridati, molto simili alla vostra carnagione basteranno per dare un po’ di luce allo sguardo.  Optate per dei colori naturali: beige, rosati, pesca, bronzo o marrone.
Ciò che si addice meglio ad un color nude è una bocca sobria (ndt: ho rinnserito questa frase qui, dove secondo me doveva stare).
Per quanto riguarda il mascara, si punterà su un mascara allungaciglia che donerà carisma al vostro sguardo, e su dei colori naturali: trasparente, nero o marrone scuro.


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale su MARIE CLAIRE


venerdì 2 dicembre 2016

5 PRODOTTI GENIALI CHE FARANNO DI VOI DELLE PROFESSIONISTE DEL MAKEUP

I professionisti del makeup sono diventati esperti a stendere il fondotinta in modo da farlo apparire come la pelle, o a sfumare il fard in modo da farlo sembrare uno splendente colorito naturale. Per tutti gli altri esiste un tipo speciale di prodotti a prova di errore che renderanno queste operazioni da esperti una passeggiata. Eccone qui cinque che vi aiuteranno a realizzare dei make-up di alto livello, come una pelle perfettamente levigata, guance dal contorno impeccabile e occhi da gatta – senza richiedere un vero e proprio talento.

FONDOTINTA “CUSHION”
I trucchi compatti sono molto amati perché sono facili da usare e donano una copertura completa che all’apparenza è molto più simile alla pelle che al make-up. Ma una versione tascabile stick rende l’applicazione anche più a prova di errore. Ragazze, si tratta letteralmente di un tubetto di fondotinta: non solo si applica in pochi secondi, ma (vi sono in commercio) formule leggere e ultra-idratanti che lasciano un bel colorito. Basta picchiettare sul prodotto quando c’è bisogno di coprenza, stendere con movimento circolare e sfumare con le dita.

SCULPTING BRUSH
I pennelli “sculpting” presentano un bordo ergonomicamente conformato, che abbraccia tutto il contorno del viso, cosa che li rende ideali per applicare il fondotinta come un professionista. Ma hanno anche un gran vantaggio d’uso: sono un ottimo strumento per ridisegnare il contorno. Basta intingere la metà superiore del pennello nel fondotinta o nella crema idratante colorata di un tono più chiaro del vostro solito colore, poi stendere lungo la curvatura delle guance fino alle arcate sopraccigliari. Risultato: un veloce, ma non marcato, contorno dall’apparenza naturale.

FARD 3D
I professionisti del makeup spesso usano più di una tonalità di fard per dare un effetto sfumato – l’effetto appare anche più realistico di quando si usa una passata di un unico colore. Sono in commercio fard in stick con anche tre toni di colore complementari dal chiaro al più scuro e tutto quello che dovete fare è partire dalla tonalità più chiara vicino alla parte alta degli zigomi.

OMBRETTI ADESIVI
Gli ombretti adesivi sembrano una trovata pubblicitaria, ma effettivamente sono una piccola meraviglia e se ben fatti danno un risultato impressionante. Hanno una forma ad uncino e una volta applicati sulle palpebre creano uno spazio vuoto per l’applicazione di ombretto o eyeliner. Si posiziona la sagoma attorno alla linea della palpebra e attorno all’angolo esterno dell’occhio per creare un effetto “alato”.

SCUDI PER MASCARA
Se fate pasticci ogni volta che vi mettete il mascara, esistono piccoli accessori a pochi euro. Si posizionano sopra le ciglia superiori e sotto quelle inferiori quando si applica il mascara e servono a proteggere la pelle intorno da sbavature e macchie,mantenendo il vostro lavoro impeccabile. Inoltre, premendoli contro le ciglia dopo aver applicato il mascara, aiutano ad sollevare e a dar volume alle ciglia donando un ulteriore effetto di allargare lo sguardo.

Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  Beth Shapouri su COSMOPOLITAN

venerdì 18 novembre 2016

UN IMPERMEABILE KAKI: POCHE COSE NELLA VITA SONO ALTRETTANTO EVERGREEN

Il classico impermeabile color kaki è più di un capo base nel guardaroba: in primavera promette di essere uno dei capi più alla moda e funzionale nel vostro armadio. Come un film in attesa di uscire nelle sale cinematografiche, in coincidenza con il 160° anniversario di Burberry, La storia di Thomas Burberry, ci ricorderà senza dubbio questo onnipresente capo era in origine un indumento militare (ndt: ancora! Leggete anche  TENDENZE: VOGLIAMO TUTTE UN CAPPOTTO MILITARE! ). Una specie di ibrido tra il mackintosh e il pastrano, che lo hanno preceduto, è diventato uno standard per gli ufficiali in servizio in quello che allora era il nuovo campo  di battaglia: umide trincee. Realizzato con materiali a prova d’acqua, venne disegnato per proteggere chi lo indossava;  in una tinta naturale, per mimetizzarsi.

Sono passati anni prima che il primo impermeabile  facesse capolino per strada e sul grande schermo, dove ha aiutato a  creare personaggi memorabili e molto amati dal pubblico: provate a immaginare l’ispettore Clouseau, Holly Golightly (ndt: la protagonista di “Colazione da Tiffany”) senza un rassicurante impermeabile! Impossibile!
Per la primavera, gli stilisti hanno preso questo capo familiare e lo hanno rivisitato: chi ha scelto una lunghezza maxi, chi lo propone largo, chi con spalle ampie. Non vediamo l’ora di infilarcene uno e di essere le eroine del nostro nuovo film in costume.  Potete comprarlo ora e indossarlo vita natural durante.

Tradotto da LAURA TURBINATI

Originale di  LAIRD BORRELLI-PERSSON edito da CHELSEA ZALOPANY
Su VOGUE

COME LIMARSI LE UNGHIE

Alleata delle onicotecniche, la lima ci aiuta a dare una forma perfetta alle nostre unghie. Con o senza smalto, ce ne serviamo per esaltare la nostra manicure. Proprio per questo poche di noi non la sanno utilizzare veramente bene. Qual è il modo migliore di limarsi le unghie? Vi riveleremo tutto!

IL MOVIMENTO GIUSTO
La maggior parte di noi esegue un movimento avanti e indietro sul bordo dell’unghia con la limetta. Grosso errore. E soprattutto controproducente.
La limatura a doppio senso ha effetti nefasti sulle unghie. Una delle conseguenze principali è la sfaldatura. Al contrario, limatele sempre in un solo senso e sempre lo stesso (da destra a sinistra o vice versa) con movimenti delicati. Altrimenti rischiate di iindebolire la lamina ungueale.  
Se volete accorciarle,  Agathe Pons, nail expert di una nota marca di smalti e prodotti per unghie, raccomanda sul sito couleurobsession.com di “tagliarle prima, perché la lima serve a dare la forma fnale, non per accorciarle.” Tiriamo fuori dunque il tagliaunghie o le forbicine per ridurre la lunghezza. Insomma, la lima si deve usare con moderazione.



LA SCELTA DELLA LIMA
Non è sempre facile trovare quella giusta. Qualche indicazione potrebbe senza dubbio guidarvi nella ricerca della vostra lima ideale.
In generale, evitate quelle metalliche che hanno la tendenza a separare gli strati dell’unghia.
La carta è più adatta alle unghie sottili e che si spezzano, mentre il vetro è più adatto alle unghie normali, ancor meglio a quelle dure.  Quanto alla forma delle unghie, ne esistono svariate: ovali, appuntite, quadrate, quadrovali, arrotondate…A voi la scelta in funzione delle vostre mani. Per esempio,  le dita piccole appaiono allungate con le unghie lunghe. Notare bene: è preferibile portare le unghie corte se sono fragili o danneggiate. Ma dopotutto, è anche una questione di gusto.


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  Caroline Siavy
Su ELLE

DEVIAZIONE COSMETICA: SI PUÒ UTILIZZARE LA CREMA CICATRIZZANTE COME ANTIRUGHE?

Nuovo fenomeno: i prodotti cicatrizzanti per le ferite vengono utilizzati come creme antinvecchiamento. Ma sono veramente miracolose?
L’utilizzo di una crema cicatrizzante a base di acido ialuronico utilizzata come crema antinvecchiamento ha creato un enorme passaparola. Questo prodotto semplice, venduto in farmacia (pochi euro per un tubetto) sarebbe efficace tanto quanto una crema anti-età?

“Il paragone tra le formule cicatrizzanti e quelle anti-età non è campato in aria. Vi si ritrovano degli attivi che hanno le stesse finalità: proteggere, idratare, lenire e stimolare. E soprattutto ricostruire la pelle”, spiega Agnès Gougerot, dermatologa di una nota casa svizzera di oligocosmetici. Corinne Déchelette, responsabile della ricerca e sviluppo di una casa francese di dermocosmesi precisa: “Di primo acchito, c’è una relazione evidente tra il porcesso di cicatrizzazione e quello di ringiovanimento”. In medicina estetica, il laser antietà del dermatologo crea una bruciatura per provocare una cicatrizzazione. Così come la tecnica delle micro-punture che si passano sulla pelle e che generano delle micro-ferite per generare una riparazione.”


“LE RUGHE NON SONO NÉ LESIONI, NÉ FERITE”

Per ringiovanire, molte operazioni dermatologiche sono vere e proprie aggressioni che obbligano la pelle a difendersi e quindi a  produrre più collagene al fine di cicatrizzarsi.  Le creme post-operatorie, dette cicatrizzanti, ottimizzano questo processo, ma solamente perché c’è stata una lesione e dunque perdita di tessuto; che non è il caso di una pelle sana che subisce semplicemente l’invecchiamento dovuto all’età. La differenza è tutta qui. “La ruga non è né una lesione, né una ferita”, spiega Nuria Perez-Cullell, direttrice di una nota marca di cosmetici francese, ma un fenomeno normale.


UN PRODOTTO CICATRIZZANTE IDRATA E PROTEGGE SOLAMENTE

Da questo si deduce la differenza tra le composizioni delle creme. Prendiamo, per esempio, l’acido ialuronico, spesso presente in questo tipo di creme. In grandi molecole nelle creme cicatrizzanti, resta sulla superficie della pelle per offrire un’idratazione ottimale al fine di chiudere la ferita, provocando inoltre una levigatura superficiale e di breve durata dei segni. Questo spiega il successo della crema cicatrizzante, che rimpolpa la pelle per qualche ora.

In piccole molecole nella crema antietà, l’acido ialuronico supera lo strato corneo per stimolare i fibroblasti, rilanciare la produzione di fibre e ristrutturare la pelle dall’interno a lungo termine. Due azioni diverse ma complementari che si possono trovare in alcune formulazioni antietà.

Un prodotto cicatrizzante si limiterà dunque ad un’azione idratante e protettiva su una pelle sana. Mentre un prodotto antietà,  ricco di numerosi attivi antinvecchiamento,  avrà più un’azione antirughe, antirilassamento, antimacchia… detto ciò a voi la scelta.


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  Ariane Goldet


martedì 18 ottobre 2016

CAPELLI COLOR CIOCCOLATO MALVA: IL MUST-HAVE DELL’AUTUNNO

Tra gli ultimi trend nel campo dei capelli, come il biondo rose gold, l’arcobaleno nascosto, il gray ombre, più tutte le sfumature calde dell’autunno, farete sicuramente fatica a trovare quale sarà il prossimo colore con cui vi tingerete i capelli. Per rendere la decisione ancora più difficile, la colorista Hannah Edelman, che possiede un salone  a Brooklyn, NY, ha rivelato gli ultimi must-have in fatto di tinte ed ora siamo ancora più sopraffatte da tante sorprendenti varianti. 



La Edelman ha rivelato ai siti di bellezza di utilizzare tinte molto vivaci come viola, arancio, rosa e malva mischiate a tonalità di marrone scuro o medio al fine di creare  toni di marrone non convenzionali. “La tonalità marrone scuro si ottiene con rosso, giallo e verde”, dice la Edelman. “Poi aggiungo arancio e viola e altra robaccia a caso finché non mi piace il risultato.”

La Edelman ci fa l’esempio della sua cliente che ha un colore di partenza  castano scuro, cosicché ha dovuto prima decolorare i capelli per portare il colore ad una sfumatura più chiara di biondo prima di applicare il colore. La Edelman sostiene che questo colore sta bene alle “fortunate  bionde naturali”, ma per chi parte da un colore più scuro ci sarà un procedimento più lungo. La cliente della Edelman ha dovuto attendere tre settimane per far crescere le radici in modo da permettere alla Edelman di utilizzare la tecnica del balayage per applicare il colore. Questo, infine, dovrebbe aiutare il nuovo colore a mescolarsi meglio con la ricrescita nei due mesi successivi.
Quando è giunto il momento dell’applicazione “Ho preso delle sezioni irregolari di capelli, sempre lungo una specie di diagonale, e le ho colorate.” spiega la Edelman. “La maggior parte di queste sono fatte come i colpi di sole (ovvero mescolare colpi di sole al colore di base), ovvero mescolando una sfumatura con la seguente, in modo che si vedano le diverse variazioni di tono. “Ciò ha dato a questo look un aspetto tenue, quasi un’iridescenza” aggiunge. E devo convenire che è veramente brillante!

Ma ora, probabilmente, sarete ispirate dal cancellare completamente il vostro color paglia. Quindi, se volete creare un colore caldo autunnale che sia “attenuato ma che non sia totalmente normale” (questo era quello che aveva chiesto al cliente della Edelman), cercate un parrucchiere dalle vostre parti che si muove agilmente giocando con le varie tonalità (potete capire come lavorano semplicemente dando un’occhiata sui loro post su Instagram).

Altrimenti potete chiedere un color malva, qualunque sia il vostro colore naturale, o cercate di mescolare alcune nuance di tinture non permanenti, applicandole da sole a casa, per ottenere un risultato simile.


Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di su COSMOPOLITAN

SIETE PRONTI PER IL RITORNO DEI RAVE PANTS?

È giunto ufficialmente il momento di liberare la vostra ansia da adolescente, di esprimere quel tarlo interiore da shopping  – di sintonizzarsi sul canale della vostra giovinezza! Perché? Perché sono tornati i rave pants!
Il capo preferito dell’era dei ribelli che marinavano la scuola ha ricevuto una rinfrescatina per la primavera 2017.
Per chi ama osare, vi sono stilisti che hanno già portato i loro modelli cargo underground a livelli feticisti, con una cerniera che scorre sul fronte della gamba e arriva fino alla vita. 

Per quelli più moderati e amanti del ritmo, ci sono modelli con cerniere ornate di anelli massicci. 
E per gli spensierati festaioli che si fanno il brunch? Modelli tagliati con fasce alle caviglie, lacci regolabili con velcro e cinturini a forma di D intorno alle ginocchia accoppiati con un orlo a coulisse molto adatto per la città.
Per gli amanti dell’abbigliamento techno, è disponibile anche la versione a gamba larga: troviamo modelli di pantaloni che sembrano liquefatti (e molto comodi), mentre pantaloni larghi possono diventare addirittura decorati di disegni funky. 
L’abbigliamento da discoteca non è destinato ad essere messo da parte: i pantaloni tubolari bordati di lamé possono facilmente trovare  un utilizzo da sera.
Andate avanti, mettete il rave sulla vostra passerella.

Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di LIANA SATENSTEIN   KELLY CONNORsu VOGUE

lunedì 10 ottobre 2016

TENDENZE: VOGLIAMO TUTTE UN CAPPOTTO MILITARE!

È il capo che fa furore ormai da qualche anno a questa parte. Qui di seguito vi diamo tre buone ragioni per cedere alla tentazione.

È VERSATILE
Nelle versioni corta o lunga, seduce tanto le ragazze ultra-femminili quanto i veri maschiacci.
E guarda caso, il cappotto militare si porta bene tanto con un vestito evanescente quanto con un jeans slim o boyfriend. 
Nella versione lunga il suo taglio dritto snellisce, offrendo una silhouette longilinea, mentre in quella corta esalta le forme.



DONA ISTANTANEAMENTE STILE
Molto strutturato, dona istantaneamente al portamento di chi lo indossa. E c’è un motivo! Alamari, bottoni dorati o di cuoio, spalline… con i suoi ricchi ornamenti, è il capo perfetto per dare un po’ di pepe a qualunque look casual. E nelle varianti blu marine o kaki assicura facilmente un risultato chic.

È DIVENTATO UN CLASSICO
Se il cappotto militare è riuscito a sorprenderci, quando ha fatto innamorare le passerelle circa 10 anni fa, oggi è diventato un valore sicuro nel nostro guardaroba. Rivisitato ogni stagione, si è innalzato al rango di capo classico, allo stesso modo del trench e del caban.

Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale Su ELLE

martedì 4 ottobre 2016

CAMBIARE LA BORSETTA CON UNA POCHETTE

Con le sue curve quasi squadrate e le sue varianti di colore, spesso con aggiunta di dettagli brillanti, la pochette, piccolo accessorio dalla connotazione festiva, abbandona le serate eleganti per mostrarsi in pieno giorno.

Inizialmente riservata alle grandi serate, la piccola pochette sta cercando ormai di sfuggire dalle mondanità stilistiche per esporsi al meglio durante il giorno.

La pochette per tutti
Grande frequentatrice dei tappeti rossi  ed altri street-styles della Fashion Week, la sofisticatissima pochette, più abituata ai lampi dei flash che alla luce del giorno, contiene il minimo fondamentale per offrirci un condensato di eleganza, che mette in risalto qualunque abbigliamento. Anche quelli più semplici.


La pochette nella collezione autunno-inverno
Un cambio di stile votato all’unanimità dalle più modeste. Ben infilata sottobraccio o portata in mano, come se non ci fosse, allo stesso modo di un borsellino (oversize), si ritrova decorata con catene preziose, o con le sembianze di  una cartella con finte falde, dalle linee feline alla più classica sobrietà.

Con cosa si porta la pochette?
Tutto dipende dal tipo di pochette. Se è un modello vistoso o ricoperto di paillettes che accende i vostri desideri, allora meglio evitare i vestiti in lamé ed altri tipi di abbigliamento troppo da sera per non dire del total-look “disco queen”. Piuttosto è bene scegliere la sobrietà di un jeans, la semplicità di una camicia, oppure di un più classico tubino nero. Al contrario, la pochette di tendenza  minimalista fa  perfettamente da sostituto alla borsa a mano, abbinandosi a tutti i capi d’abbigliamento.



Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  Estelle Delpech


giovedì 29 settembre 2016

COME FARSI UNA PETTINATURA CON SHAMPOO E BALSAMO

Tutto perfetto come appena uscite dal parrucchiere - o al massimo come il giorno dopo - solo usando la doccia
SE VOLETE MOLTO VOLUME
Un cuoio capelluto pulito è la chiave di tutto. Tutto, dal sebo alla crema modellante del giorno precedente, può appesantire i capelli, dice Rolanda Wilkerson, primo ricercatore e manager della comunicazione scientifica di P&G. Cercate una formula priva di siliconi (potrebbe appiattire i capelli), con micromolecole che imitano l’effetto volumizzante del collagene, che ravviva le ciocche.

SE VOLETE RICCI PERFETTI
Regola n. 1: niente solfati! “La schiuma solleva le cuticole, rendendo i capelli ingovernabili.” Dice Alli Webb, fondatrice di una catena di saloni di bellezza di nome Drybar e autrice di The Drybar Guide to Good Hair for All. Poiché gli shampoo senza solfati non fanno schiuma, è essenziale massaggiarli per rimuovere fisicamente accumuli e scorie. Vi sono shampoo contenenti latte per mantenere i ricci in soffici e ben formate ciocche a spirale.

SE VOLETE UN’APPARENZA DA “USCITA IERI DAL PARRUCCHIERE”
Volete sembrare quasi fresche di parrucchiere ma non troppo? Date il benvenuto allo shampoo texturizzante. Questi prodotti detergono il cuoio capelluto ma depositano una sorta di sostanza granulosa nei capelli che agisce come i prodotti volumizzanti (per cui non dovete impazzire con gli spray salini e lo shampoo secco). Ve ne sono a base di terra diatomaciosa: un mix di minerali ultrafini.
SE VI PIACCIONO LE CIOCCHE LISCE
I capelli lisci appaiono al meglio quando sono nutriti di cheratina, la proteina che naturalmente dona forza e lucentezza, dice la Wilkerson. E’ anche l’ingrediente segreto dei trattamenti liscianti dei saloni professionali. Vi sono shampoo che ne contengono una quantità abbondante per fortificare a dare lucentezza.  Non diventeranno dritti come fusi, ma vi daranno l’aspetto come se foste appena uscite dal parrucchiere quando fate la piega a phon e la piastra. 

SE VOLETE ONDE DA SPIAGGIA
Le ragazze che vivono in spiaggia hanno bisogno di uno shampoo che doni ai capelli corposità, consistenza e leggerezza senza renderli crespi o secchi. I migliori contengono filloxane (una molecola chimica che ispessisce il capello) , che dà spessore, mentre i minerali e polimeri rispettivamente aumentano la corposità e mantengono la tenuta. La combinazione amplifica le onde nei capelli sciolti (asciugati a phon o meno) e dona un look “perfettamente imperfetto”.


SE VOLETE CAPELLI "ESPLOSIVI"
Lo shampoo giusto deve offrire un maggiore e migliore aumento di volume e rendere le pettinature ancora più d’effetto, dice Garren, celebre stilista e co-fondatore di una linea di prodotti per capelli. Per pettinature “extralarge” l’ideale è il keravis, un amido a  base vegetale (in shampoo) che aiuta a riempire i solchi lungo i fusti dei capelli (conseguenza di costanti pieghe a caldo) per dare ai capelli una densità uniforme. Un altro beneficio: le proteine vegetali che si avviluppano attorno alle fibre capillari ingrossano le ciocche.

SE VOLETE UNA PULIZIA PROFONDA
Dimenticatevi shampoo decoloranti e shampoo schiarenti. Queste gentili alternative settimanali sono esattamente ciò di cui ha bisogno una maniaca dei trattamenti o dei lavaggi minimalisti:
Scrub per cuoio capelluto
E’ come un esfoliante per il viso, solo più fine: contiene cristalli di zucchero delicati per esfoliare il cuoio capelluto e detergere le ciocche per dare veramente lucentezza. Applicare sui capelli umidi dopo lo shampoo, massaggiare delicatamente, poi attorcigliare sezioni rotonde di capelli con le mani intrise del prodotto per sciogliere i nodi.
Olio detergente
L’olio due-in-uno rimuove lo sporco e contemporaneamente idrata le ciocche. Ingredienti consigliati: oli di cocco e mandorle. Ideali per capelli molto decolorati o stressati, lascia i capelli soffici.
Risciacqui all’aceto di mele
L’ingrediente base ha un’azione seboequilibrante, ma può avere cattivo odore. Meglio applicare prodotti spray a base di aceto di mele. Dividere i capelli umidi in ciocche, spruzzare e poi sciacquare dopo 3 minuti di posa.
E il balsamo?
Non trascuratelo, ma sappiate che alcuni tipi di balsamo possono ostacolare la pettinatura (una maschera pesante dopo uno shampoo volumizzante? Non va bene). Molto meglio usare il balsamo complementare allo shampoo. E’ formulato per migliorare gli effetti del vostro shampoo. Leggete sempre l’etichetta ma attenzione: così come alcuni shampoo, funzionano meglio se evitate del tutto la seconda applicazione.

Questo articolo è stato pubblicato in originale come “Style Your Hair...in the Shower!" nel Cosmopolitan di ottobre 2016 (ndt: ma se deve ancora venire? così  scrive l’autrice.)
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Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  su COSMOPOLITAN (http://www.cosmopolitan.com/style-beauty/beauty/a2739180/how-to-style-hair-with-shampoo/)
L’articolo è stato rimosso il 29/09/2016, ma intanto io l’avevo già scaricato per la traduzione e l'ho tradotto comunque


giovedì 22 settembre 2016

LE UNGHIE SCURE ERANO DI MODA IN ESTATE!

ECCO PERCHÉ UN MANICURE CHIARO È MEGLIO PER L’AUTUNNO
Così come un decisivo taglio di capelli o un aumento dell’idratazione della pelle, uno dei cambiamenti che segnala l’inizio dell’autunno è una visita al salone di bellezza, dove ognuna di voi toglierà dalle unghie i brillanti fuxia e arancione estivi in favore di un azzurro malinconico, cremisi scuro e sfumature nerastre o prugna. Quest’anno, tuttavia, l’imminente calo delle temperature chiama ad un approccio opposto:  unghie dai colori pallidi sembrano quelli giusti, proprio ora.
Le tonalità in voga al momento ci parlano delle migliori qualità dell’autunno: un grigio monocromatico da abbinare ad una sciarpa di maglia, un chiaro color moka che richiama un cremoso cappuccino, o un giallino fulvo come le mele golden delicious appena colte nel frutteto. E ovunque vi porti la stagione – perse in un campo arato, a giocare una partita di football o semplicemente ammirare il fogliame sulle siepi – c’è uno smalto dalla tonalità discreta da abbinare.

Ecco 6 colori per dipingere le vostre unghie per l’autunno: bianco, rosa antico, rosa confetto, celeste chiarissimo, grigio chiaro, giallo chiarissimo…
Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di  JENNA RENNERT
Su VOGUE

venerdì 16 settembre 2016

IL TOP COAT, L’ALLEATO INDISPENSABILE PER UNO SMALTO … AL TOP!

Il top coat è indispensabile se usate lo smalto. Grazie a quest’ultimo, la vostra manicure avrà una finitura perfetta. Senza contare che sarà protetta per una tenuta ottimale. Come funziona? Istruzioni per l’uso:

Il top coat: a cosa serve?
Potreste anche ignorare completamente l’esistenza del top coat. Top che? Non è un capo di abbigliamento, ma il tocco finale -  da non trascurare – della vostra manicure. Senza questo, lo smalto si scheggia e non tiene. Oltre al fatto che comporta una moltitudine di effetti per esaltare il colore che abbiamo giudicato degno di essere usato sulle nostre unghie.
  
Applicazione e consigli: come si usa?
 Dopo aver applicato una base, poi uno smalto (2 passate per un colore uniforme), munitevi del vostro famoso top coat. Applicate sulle unghie uno strato né troppo sottile né troppo spesso. Se è troppo sottile, si rischia di vedere le striature del pennello. Se è troppo spesso, potrebbero crearsi delle bollicine poco gradevoli.
Un trucchetto: applicatene uno strato tutti i giorni per far durare di più lo smalto!
  
Top coat mat o lucido?
 L’effetto più noto del top coat resta la lucentezza. Per dare un aspetto curato e finito allo smalto, optate per un tipo di top coat trasparente lucido. Dovete sapere anche che potete acquistare un top coat matificante che darà un look sofisticato alla vostra manicure.

 


Top coat effetto gel o semipermanente?
 Da sapere: un top coat “semipermanente” è un top coat speciale da applicare sullo smalto semipermanente. E’ concepito per dare una finitura laccata ineguagliabile che tiene alcune settimane grazie alla lampada UV.
Niente a che vedere con il top coat “effetto gel” che in realtà è un top coat classico con un effetto lucente per le più amanti della brillantezza. Risultato? Unghie al 100% brillanti!


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di 
su ELLE 

venerdì 9 settembre 2016

COME MANTENERE L’ABBRONZATURA?

Otto consigli di professionisti da imparare a memoria e mettere in pratica al ritorno dalle vacanze

Abbronzarsi  giorno dopo giorno

Per conservare un’abbronzatura splendente, occorre idratare la pelle che viene aggredita dai raggi solari il più spesso possibile. Bere molta acqua e non lesinare sui fluidi idratanti, contemporaneamente riparatori e tonificanti.

Con un piccolo trucchetto: mettere nel palmo della mano un po’ di autoabbronzante prima dell’applicazione. Meglio ancora, adottare le nuove formule 2 in 1, crema idratante con una piccola concentrazione di autoabbronzante che abbronzano in maniera progressiva e uniforme.
L’abbronzatura si fissa a mano a mano e si stabilizza nel giro di 5 giorni.




Stimolare la melanina

Nutrendosi di alimenti ricchi d betacarotene – melone, mango, papaya e carota – a colazione, pranzo e cena, deliziosamente centrifugati nel frullatore. Arricchire anche la dieta con capsule di vitamine e minerali. Concepite per aumentare l’abbronzatura, la fanno durare a lungo conservando morbidezza e idratazione della pelle. Quindi continuare almeno per un mese dopo il rientro, con circa una compressa al giorno, preferibilmente durante i pasti.


Intensificare l’abbronzatura con gel colorato

Sulla pelle già abbronzata il fondo tinta tende al grigio. Meglio utilizzare una piccola quantità di gel colorato, da sciogliere sulla punta delle dita, come base. Si comincia con le guance, poi la fronte, si scende sul collo e si termina sui lobi.


Camuffare con terra colorata

Si sparge su tutto il viso e collo uno strato leggero  con un pennello grosso, poi si insiste sulle zone sporgenti dove il sole cade naturalmente: la parte alta della fronte, degli zigomi, la punta del naso e del mento. Per un risultato “come appena rientrata dalle vacanze” veramente perfetto, scegliere la tinta in funzione del colore della carnagione, più rosato per le bionde dalla pelle chiara o albicocca per le brune dalla pelle scura.


Tingere le gambe

Non se ne parla di mettere i collant così presto! Per alleviare la transizione tra le tinte ambrate e i colori pallidi, ricorrere ancora una volta all’autoabbronzante. Dopo un gommage, ovviamente, insistendo sulla pelle più ispessita, sulle ginocchia e sui talloni. Meglio la formula spray, efficace e leggera.


Usare l’utoabbronzante

Niente panico: la colorazione dei nuovi autoabbronzanti è perfettamente controllata. Nessun rischio di diventare color carota e il risultato è ancora più naturale su una pelle ambrata. Questa abbronzatura fittizia si mantiene per 4-5 giorni. Il prodotto va applicato sulla pelle detersa, asciutta ed esfogliata. Non dimenticate il collo, tamponate con un batuffolo di cotone umido le sopracciglia e la radice dei capelli, poi lavatevi le mani dopo ogni utilizzo.


Usare il fard alle vitamine

Per ravvivare gioiosamente una pelle bruciata dal sole occorre sulle guance un colpo di un fresco fard in crema, molto vivace. Con queste caratteristiche modellabili, si ottiene veramente lo stesso risultato di un giro in barca, di una sferzata di vento in alto mare.  Pizzicatevi le guance e verificate quale tonalità compare naturalmente. In generale, è rosata per le pelli chiare e albicocca per quelle score. Allora copiate il colore e scegliete in accordo la giusta tonalità.


Affinare la grana della pelle

Contrariamente a quello che si pensa, il gommage non toglie l’abbronzatura: al contrario, rimuove le cellule morte che l’offuscano e la rivivacizza.


Articolo tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Ariane Goldet

martedì 6 settembre 2016

10 COSMETICI CHE NON DOVREMMO MAI CONDIVIDERE

E per altri otto vi diamo l’ok
E’ una tentazione guardare la vostra migliore amica estrarre dalla borsetta il suo rossetto preferito, di una rosa nude perfettamente sfumato e chiederle di usarlo. Ma la verità è che non dovreste farlo, a meno che non abbiate a portata di mano salviette igienizzanti per disinfettarlo prima dell’applicazione. Ecco perché: “Anche se qualcuno non ha visibilmente un’herpes, potrebbe avere comunque il virus dell’herpes simplex [HSV-1] e infettarvi con una passata di rossetto” dice Dendy Engelman, dermatologa estetica di New York. “Ecco perché è così importante ridurre i rischi di trasmettere questi tipi di virus e diversi tipi di batteri ad altre persone utilizzando i trucchi per le labbra.”
Detto ciò, la Dott. Engelman ha elencato una serie di prodotti di bellezza che non è bene condividere con le vostre amiche.

EVITARE DI CONDIVIDERE:
1.  Qualunque prodotto in vasetto. Se mettete le dita in un detergente, crema da giorno o da notte, crema per il contorno occhi, fondotinta, lucidalabbra, ecc. è bene lavarsi le mani prima di toccare il prodotto e tenerlo per vostro esclusivo uso personale. “Non vorrete trasformare la vostra crema che usate tutti i giorni sul viso in una capsula di Petri” (ndt: contenitore in vetro che si usa per le colture biologiche – meno male che nella mia vita ho fatto anche il tecnico di laboratorio!) dice la Dott. Engelman, specie per il fatto che il nostro corpo assorbe il 60% di qualunque cosa si applichi sulla pelle (e con questi, anche i batteri che contengono).

2.  Mascara. Il vostro mascara preferito può ospitare batteri e virus facilmente trasmissibili, come quelli della congiuntivite. E poiché gli occhi non hanno lo stesso livello di protezione della pelle, sono più suscettibili alle infezioni come la rosacea. “Inoltre, ogni volta che estraete il bastoncino e lo rispingete dentro per intingere la spazzolina, inserite aria nel contenitore, alimentando i batteri aerobi che possono sopravvivere alla presenza di ossigeno” aggiunge la Dott. Engelman. L’unico modo sicuro di condividere il mascara, se lo desiderate, è fare come fanno i truccatori professionisti: non utilizzare mai il bastoncino e la spazzolina in dotazione, utilizzare solo spazzoline usa e getta e mai intingerle due volte.

3.   Fondotinta compatto. I cosmetici in polvere  non conservano i batteri alo stesso modo dei prodotti  contenenti acqua, ma ciò non significa che non possiate trasmettere batteri da una persona all’altra, specialmente se usate una spugna a contatto con zone intorno alla bocca o agli occhi. L’unico modo sicuro per lasciar usare il fondotinta compatto alla vostra migliore amica, e lasciarle dare un veloce tocco sulla fronte lucida per un selfy di emergenza, è spruzzare il fondotinta con uno spray a base d’alcool, darle un pennello pulito e passarlo una sola volta sul prodotto.

4.  Rossetto o stick per labbra. I rossetti gli stick per labbra sono difficili da condividere a meno che abbiate in borsetta di uno spray o salviette a base alcolica per igienizzarli. “Una larga percentuale di persone è portatore del virus HSV-1, ma anche se si trova nel nostro corpo non significa che le persone ne portino eternamente i segni.” dice la Dott. Engelman. “Mi riferisco a casi asintomatici,  in cui si è portatori del virus ma non vi sono sintomi evidenti; dipende tutto dal sistema immunitario e dal fatto che cause come lo stress possano scatenare l’eruzione oppure no.” Ecco perché è così importante usare i propri rossetti: perché se passate il vostro rossetto preferito da un’amica all’altra e avete, voi o la vostra amica, il virus, potreste trasmettere  batteri o il virus HSV-1 e non venirne mai a conoscenza. E non saprete nemmeno se avete le possibilità di sviluppare un’herpes o un’afta finché non ne avete avuta una, che sfortunatamente è troppo tardi.
5.  Lucidalabbra. Ancora, non solo spingete aria nel contenitore ogni volta che lo riapplicate, ma la formula umida, gommosa che aderisce all’applicatore è il posto perfetto per  la riproduzione dei batteri. Finché sono i vostri è un conto, ma se inserite i batteri di qualcun altro nel prodotto allora si può diffondere il solito HSV-1 e, più frequentemente, si può diffondere l’herpes.
6.  Ombretti in crema. La natura viscosa di questi tipi di prodotti può catturare e veicolare batteri, quindi è meglio non passare il vostro ombretto in crema alle vostre amiche mentre state per uscire. Specialmente se usate le dita per applicare questo tipo di prodotto,  potreste averlo contaminato con i vostri batteri.
7.  Pennelli da make-up. Poiché l’acne è una condizione interna alla pelle, potreste aggravare il problema usando i pennelli altrui e causare una contaminazione incrociata. L’unico modo sicuro di condividere i vostri pennelli, dice la Dott. Engelman – non per essere ripetitiva – è usare un pennello pulito o spruzzarlo con dell’alcool per uccidere i batteri. La cosa migliore però, se li rompete troppo spesso, è di lavarli con lo shampoo una volta alla settimana (e applicare il balsamo per farli durare a lungo).
8.       Spazzolini da denti. Anche qui un no assoluto, anche se siamo tutte colpevoli di averlo fatto. “La bocca è piena di batteri – buoni e cattivi. Quelli “cattivi” sono detti batteri orali anaerobi e sono responsabili del cattivo odore di composti sulfurei volatili se vi dimenticate di lavarvi i denti, o che aumentano quando avete un’infezione”, spiega la Dott. Engelman. Ecco perché è così importante lavarsi i denti regolarmente (mattina e sera e dopo i pasti se si ha una predisposizione alle carie) per mantenere questi batteri sotto controllo e perché non si dovrebbe prestare a nessuno il proprio spazzolino da denti.
Avete un compagno e volete usare lo stesso spazzolino elettrico? Procuratevi due testine da utilizzare per tenere separati i batteri.
9.       Spazzoline detergenti per il viso. Questi strumenti appartengono alla categoria dei prodotti per l’igiene personale per un motivo: non sono fatti per essere condivisi. Pensate allo sporco, grasso, cellule morte e batteri che rimuovete dalla pelle tutti i giorni. Volete spalmarvi sulla pelle la sporcizia altrui? Assolutamente no! Ancora una volta, se avete una coinquilina che vi ruba costantemente la spazzolina per il viso, potete condividere l’apparecchio acquistando più di una testina di ricambio (non costano molto!) così potete avere la vostra. Lei o voi potete prendere un apparecchio per il vostro partner così può avere anche lui il suo dispositivo per la pulizia del viso.
10.   Rasoi. E’ importante non condividerli, dice la Dott. Engelman. Anche se l’acciaio inossidabile non conserva i batteri a lungo, potreste comunque contrarre verruche o herpes genitale – se voi o la vostra amica l’avete – da qualcun altro usando il rasoio altrui o trasmetterli ad altri se altre persone usano il vostro. Ancora peggio: il rasoio può tagliare e trasferire sangue o fluidi corporei che lasciano batteri sulla lama dopo il risciacquo e rendervi più vulnerabili a infezioni, epatiti o virus trasmissibili per via ematica (come l’HIV, anche se è molto improbabile).

SI POSSONO CONDIVIDERE IN MANIERA SICURA:
11.   Qualunque cosmetico in dispenser.  Sia che si tratti di profumi, prodotti per capelli, lozioni, qualunque cosa esca dalla pompetta del dispenser è totalmente sicura perché non vi sono rischi di contaminazione, in quanto non entrate mai in contatto con il prodotto.
12.   Fondotinta liquido. Se il vostro fondotinta è in un dispenser, versatelo su una spugnetta pulita ogni volta senza appoggiare l’applicatore sul viso, allora potete al 100% condividerlo con la vostra migliore amica (se avete la stessa tonalità di pelle, ovviamente). Se il prodotto è in un vasetto in cui è necessario intingere le dita, bisogna lavarsi le mani prima di ogni applicazione per evitare contaminazioni e tenerlo per uso personale per evitare scambi di batteri.
13.   Cosmetici in polvere. Le polveri non possiedono l’ambiente umido che serve ai batteri per proliferare, come le creme e i mascara, per cui utilizzate un pennello pulito nei vostri cosmetici in polvere in modo che vi sia un rischio minore di trasferire qualcosa alla vostra amica.
14.   Ombretti in polvere. Potete lasciare che la vostra amica li usi se li spruzzate con alcool. Non l’avete a portata di mano? Non correte il rischio di trasmettere germi agli occhi poiché la congiuntivite o altre infezioni oftalmiche non sono belle da vedere.
15.   Matite per occhi e labbra. Qualunque cosa che possa essere temperata e ritornare nuova come mai utilizzata può essere condivisa, poiché i batteri vengono rimossi con la lama quando fate la punta. Per essere sicure intingete il temperino in alcool una volta alla settimana o spruzzatevi uno spray a base alcolica per mantenerlo libero dai batteri.
16.   Piegaciglia. Il metallo e l’acciaio inossidabile non mantengono i batteri a lungo, perciò si possono strofinare con un panno o una salvietta imbevuti di liquido antibatterico e passarli tranquillamente alla vostra amica e lasciarle fare la piega perfetta alle ciglia. Non passate però alla vostra amica il piegaciglia sporco di trucco, perché non appena se lo applicherà sugli occhi potrà venire a contatto con i batteri che potrebbero essere rimasti sui residui di eyeliner o di mascara. La scelta giusta? Prendete l’abitudine di pulire il piegaciglia ogni volta che voi o la vostra amica lo utilizzate. La stessa cosa vale per le pinzette: non sono molto a rischio, ma ripulitele sempre con una salvietta.
17.   Smalto. Sono veramente pochi i batteri in grado di svilupparsi in questo tipo di prodotti, per cui si possono condividere. L’unico modo in cui potreste contrarre un’infezione dalla condivisione di prodotti per le unghie è quello di usare gli attrezzi altrui, come tagliaunghie o taglia cuticole (comunque si presume che non vi tagliate le cuticole da sole!) che non sono stati appropriatamente sterilizzati.
Per lo stesso motivo è importante recarsi ad un salone di bellezza affidabile che mantenga puliti gli attrezzi dopo ogni manicure e pedicure e che possieda recipienti lavabili senza rubinetti. Perché? I batteri dei piedi della cliente precedente possono filtrare nei condotti, insediarvisi e proliferare, poi venire rispinti fuori nel vostro catino pulito quando si apre il rubinetto dell’acqua per farvi il pedicure. E’ disgustoso, lo so.
18.   Spazzole per capelli. A dire il vero, la Dott. Engelman sostiene che l’unica cosa di cui dovreste preoccuparvi quando usate una spazzola altrui è il trasferimento di pidocchi, ma poiché non sono frequenti fra adolescenti ed adulti (a meno che non abbiate un bambino che va a scuola e li trasmette a casa), non è la fine del mondo se usate la spazzola della vostra amica. Detto ciò, è bene ridurre al minimo la condivisione delle spazzole e, dal momento che le spazzole non sono molto costose, suggerisce di portare in borsetta una spazzola da viaggio in modo da averla sempre a portata di mano.

Tradotto da LAURA TURBINATI
Originale di Carly Cardellino